Dopo anni di grande tensione, legata alla crisi pandemica covid19, nel nostro splendido Paese e nelle altrettanto splendide Aziende, avevamo la prospettiva di una fantastica stagione di grande crescita.

Un nuovo “rinascimento industriale”, in un sistema industriale Italiano: colto, sviluppato, pieno di splendide eccellenze mondiali, certo con tanti difetti e problemi ma certamente un candidabile ad un ruolo di grande peso nella economia Europea e forse più. Ora la guerra in Ucraina, che come AICIM condanniamo fermamente, assommata alla crisi energetica, hanno di nuovo allontanato il periodo di un potenziale rinascimento, gettando molti colleghi imprenditori-manager-consulenti, in uno stato di profonda incertezza e solitudine. Per questa ragione, in AICIM, riteniamo che ora più che mai le Imprese debbano concentrarsi su:

  • Piani di organizzazione a 360 gradi
  • Pianificazione strategica e di sviluppo industriale, con aggregazioni – management – apertura del capitale, secondo un preciso piano di RAFFORZAMENTO INDUSTRIALE.

Gli IMPRENDITORI DEVONO FARE LA LORO PARTE, così come LE ISTITUZIONI dovrebbero essere PRO-ATTIVE e garantire un SUPPORTO REALE-EFFICACE-VELOCISSIMO. Per questo riportiamo di seguito, alcune semplici suggerimenti al Governo Centrale ed alle Regioni, in base alle rispettive aree di competenza ed influenza. Da molto tempo in AICIM abbiamo identificato le seguenti ipotesi di provvedimento:

  • credito di imposta al 50%, immediatamente scontabili in F24 (non come ora), allargando a costi di sviluppo industriale/aggregazione/management/digitalizzazione, quelli ammissibili oltre alla ricerca e sviluppo;
  • dilazione in 24 mesi delle bollette energetiche, maturate fino alla fine del 2022;
  • moratoria di 12 mesi per avvio piani ammortamento dei finanziamenti contratti in “epoca covid”;
  • importanti sgravi fiscali per investimenti in capitale ed equity, con permanenza oltre 48 mesi, nelle PMI.

Quindi provvedimenti semplici-veloci-efficacissimi, a sostegno delle PMI (che ricordiamo essere le imprese che occupano oltre l’80% dei lavoratori Italiani), con strumenti esistenti e normativamente già approvati, come il credito di imposta, quindi di rapida e veloce attuazione. In chiusura chiediamo che le Istituzioni, prendano in considerazione quanto sopra indicato, al fine di superare e rilanciare realmente il sistema PMI, che altrimenti correrà il serio rischio di vedersi di fatto escluso dai finanziamenti ed incentivi sviluppati nel PNRR, di fatto oggi accessibili in larga parte solo alla grande impresa.

Gianmarco Biagi
Presidente AICIM